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Nostra Signora del Buon Cammino

La chiesa di Nostra Signora del Buon Cammino, nota con il nome di Santa Maria di Simbirizzi, fu edificata nel XIV secolo.

Situata su un piccolo promontorio da cui domina il lago Simbirizzi, sorge sul sedime dell'antico villaggio medievale di Simbilis, nei pressi della strada romana che portava verso il Sarrabus, intitolata alla Madonna Odigitria, cioè del Buoncammino, protettrice dei viandanti e dei pellegrini.

La semplice facciata a capanna dell'impianto originario trecentesco è sovrastata da un campanile a vela ed è preceduta da un loggiato a capriate di legno, realizzato intorno al 1500 con l'intento di offrire riparo ai pellegrini in occasione delle feste patronali.

Il portale d’ingresso rettangolare, è sovrastato da un architrave i cui stipiti e le mensole sono realizzati in conci di tufo decorati con piccole rosette di gusto classico di raffinata esecuzione da parte dei Picapedras (scalpellini) della zona.

L’edificio potrebbe pertanto essere stato realizzato dopo il 1325 e la porta restaurata in data successiva con l’aggiunta del loggiato. Nel 1661 come raccontano gli archivi diocesani, fu ristrutturata nella copertura e inseriti alcuni ambienti addossati al corpo principale in ‘ladiri’, tutt’oggi riconoscibili nel paramento murario.

Due contrafforti esterni segnano all’interno l’appoggio degli archi a sesto acuto con conci di pietra arenaria a vista. Elementi di spoglio romano sono presenti all’interno del monumento, infatti, la chiesa potrebbe essere stata costruita su rovine di un impianto romano preesistente.

L'interno ad aula mononavata rettangolare, le cui dimensioni sono circa mt.10 x 5, accoglie il vecchio altare in pietra, nascosto da una recente mensa in granito su cui poggia un polittico ligneo pesantemente ridipinto, datato approssimativamente intorno al 1700, risultante dall'assemblaggio di varie parti, di cui la predella, probabilmente proveniente dalla distrutta chiesa di Sant'Elia, risulta, essere il pezzo più antico (XVII sec.).

Il manufatto, che conserva ancora la cromia originaria, consta di undici riquadri nei quali sono raffigurati i Santi Cosimo e Damiano, gli evangelisti Marco, Matteo, Luca e Giovanni, i Santi Sebastiano, Lucia, Caterina e Rocco, mentre nel riquadro centrale è rappresentato uno sbarco di navi presumibilmente nel golfo di Cagliari. Proviene dalla stessa chiesa di Sant'Elia il piccolo simulacro ligneo del Santo Profeta (XVII secolo), vestito di un saio marrone e recante il libro e la tradizionale spada.

La Vergine del Buoncammino è celebrata la domenica della seconda quindicina di maggio.

Fonte: "Itinerari urbani tra archeologia e storia" - Liceo Artistico Brotzu  e Amministrazione Comunale di Quartu Sant'Elena