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Il Poetto

Il Poetto. La spiaggia del Poetto si estende in una lunga lingua di sabbia e mare dal porticciolo di Marina Piccola (ai piedi della Sella del Diavolo) fino al Margine Rosso (all’imbocco della litoranea per Villasimius), in continuità ma amministrativamente divisa tra i comuni di Cagliari e Quartu Sant’Elena.

Prende il nome dalla Torre del Poetto, anche detta ‘del Poeta’, che svetta sul versante orientale del promontorio Sant’Elia (dove avrebbe trovato ispirazione il poeta latino Ennio), ma  più verosimilmente nella  sua declinazione catalana Torre ‘del pouhèt del San Elìas’ (pozzetto di Sant’Elia) con riferimento alla cisterna punica di Sa Bùcca de su Tiàulu (bocca del diavolo) che richiama alla Sella.

E’ una delle numerose torri del sistema  di avvistamento che segnalava le incursioni barbaresche, che circondava tutta l’isola.

Se ne possono trovare lungo la spiaggia altre due, superstiti: la Torre di Mezza Spiaggia (o Spagnola, XVI sec.) ancora in piedi sull’arenile e restaurata nel 2020, e la Torre di Carcangiolas (fine XVI sec.), utilizzata come ‘postazione monoarma per fucile mitragliatore’ nell’ultima guerra, e rimasta nei decenni seguenti  ‘pendente’ e semi-sommersa, fino a rovesciarsi del tutto con la mareggiata del 1980.

Ci si arriva da Cagliari imboccando la via Lungo Saline (o in senso inverso il Lungomare Golfo di Quartu, dalla rotonda del Margine Rosso) e costeggiando per tutto il percorso le Saline di Stato (attive fino al 1984) e lo Stagno di Quartu, dove è facile avvistare, girando appena la testa, le numerose specie di avifauna acquatica che vi abitano.

Oppure da Quartu, percorrendo il viale Colombo ‘attraverso’ le Saline, e godendosi lo spettacolo degli specchi d’acqua tutto intorno che cambia colore a seconda delle condizioni del tempo e delle ore del giorno, dove i fenicotteri tranquillamente pasteggiano con la testa nell’acqua, e regala tramonti mozzafiato. 

Alle sue spalle la distesa delle Saline: rosata e liscia con la bonaccia, azzurra e scintillante di riflessi di sole e appena increspata col maestrale, fangosa opaca e ribollente con lo scirocco.

Di fronte il mare aperto: con i neri profili delle barche a vela all’orizzonte, e al crepuscolo e di primo mattino la sagoma lontana delle navi passeggeri, dirette al porto del capoluogo. Ed è lo stesso mare che cambia umore, come una bella donna, così come gira il vento.

Il maestrale la ritrae nel suo aspetto migliore, acqua trasparente e cerulea, e lieve risacca. Lo scirocco porta cavalloni e alghe, mostrandola nel suo malumore. La mattina presto è un incanto di pace, la sera al tramonto, un arcobaleno di luci.

Il Poetto non è solo la spiaggia delle due città, e dei turisti che si fermano nella stagione estiva.

E’ parte integrante della vita degli abitanti, che tutto l’anno la vivono e la animano, e ci vanno per un pranzo a base di pesce in riva al mare, una passeggiata mattutina o domenicale, un diversivo salutare e giocoso per i bambini, jogging o semplici camminate in tuta per chi si vuole tenere in forma, andirivieni su e giù in bicicletta o pattini a rotelle.

I più assidui frequentatori pure per una tintarella perenne e bagni fuori stagione. "Ajò a Su Poettu" è una frase ricorrente tra la gente, ed è sempre un gaio preludio a un intermezzo piacevole, un appuntamento fisso, o spesso improvvisato, con il mare. 

Non a caso è disseminata dai tipici ‘baretti’ dai nomi più esotici che offrono ombra e aperitivi, spogliatoi, lettini e sdraio, pedalò, doccia e servizi igienici, ma anche buoni pranzetti a base di pesce, cene e intrattenimenti serali. 

Attorno ai chioschetti del Poetto gravita infatti anche la movida estiva che attira la frequentazione notturna della spiaggia, con offerta di musica dal vivo e serate danzanti dei più svariati generi: disco, latino-americano, funky, reggae... 

Tutte queste cooperative svolgono un prezioso servizio di pulizia spiaggia e sorveglianza con bagnino, e intrattenimento per i ragazzi durante la chiusura delle scuole.

E nei periodi in cui è consentita la pesca (da novembre ad aprile) non mancano mai le bancarelle che offrono assaggi di ricci appena pescati.